….vado in montagna per rilassarmi un po’ ….
20/12/2013 - Editoriale di Fine Anno del Presidente di HACM
….vado in montagna per rilassarmi un po’ …
così, anni fa, si diceva ad amici e parenti salutandoli in vista delle Feste o delle vacanze estive. Un rimedio a quello “stress” che sempre più, con insistenza, iniziava a far parte del nostro vocabolario e del nostro “vivere” quotidiano.
Cosa è cambiato?
Lo stress ha preso il sopravvento, invadendo ogni momento ed ogni aspetto della vita di ognuno di noi. E, pur consapevoli che lo abbiamo “intelligentemente” costruito proprio con le nostre mani, cerchiamo in tutti i modi di sfuggire ai suoi effetti.
La montagna, in passato, con i suoi silenzi e i suoi paesaggi, offriva vie di scampo, ed era di per sé una cura antistress naturale, fatta di belle passeggiate e dosi generose di aria buona…” Ma purtroppo anche la montagna si sta trasformando in una palestra da stress.
Basta leggere le cronache dei giornali per rendersene conto. Lo sci, per molti, è sempre più prova di destrezza, di evoluzioni su piste affollate, con strettoie sempre più evidenti, e gimkane fra code di sciatori alla partenza degli impianti. In cerca di esotismi, ecco ora il ponte tibetano, definito “simpaticamente” del terrore, novità della stagione che nulla ha a che fare con il ben più noto e romantico Ponte dei Sospiri.....
In estate poi, famiglie, anziani, bambini, cani desiderosi di salire tranquillamente lungo sentieri e strade comunali che portano in quota, spesso sono il bersaglio di ciclisti e motociclisti in cerca, almeno così pare, di brividi e record. Certamente un loro diritto, ma da regolamentare così come il ponte tibetano e le piste, per la sicurezza e la tutela di chi la montagna intende viverla in altro modo.
Riflettendo su questi cambiamenti, o meglio su questi “adattamenti” che l'uomo pare voler imporre ad uno degli ultimi habitat ancora salvabili, HACM ribadisce la sua volontà di andare controcorrente, di perseguire la sua personale ricerca del bello e buono della montagna, dei suoi effetti benefici, della tradizione alpina, da rivivere nelle sue espressioni più emozionanti ed autentiche.
Per questo motivo, HACM sta riscontrando l’adesione e la simpatia di tutte quelle marmotte che, a differenza delle talpe, ritengono di avere il diritto di godersi il miglior spettacolo del mondo: la Montagna.
Un sereno 2014 a tutte le marmotte. Ma anche alle talpe che, speriamo, incomincino ad aprire gli occhi uscendo così da una dannosa miopia.
Il Presidente
Giorgio Carezzana